La Pantecusa
di Paolo MessinaVini e Gastronomia Tipica e Biologica
Se non conoscete l’Azienda Pojer & Sandri, se avete bisogno di questa scheda per saperne, allora vi siete persi qualcosa nella vita.
Perché questa piccola azienda dove le Dolomiti si addolciscono appena a nord di Trento non ha mai sbagliato una bottiglia da quando è nata, e non so da quanti anni anche le guide più famose la collocano sempre ai massimi livelli, perché hanno un favoloso Chardonnay in acciaio, il mio preferito tra tutti, per le grappa, per l’acquavite di ciliegie invecchiata in ciliegio, o per quella di sorbo, per il brandy di 13 anni. Quando apro la loro cartellina di carta pergamena, semidistrutta dai lunghi viaggi nella mia borsa, stivata nel furgone, è come aprire un’antica mappa che indica tesori: sarà per la carta, sarà per la precisione e l’abbondanza di notizie di ogni scheda, sarà per le splendide etichette. Eleganza nella perfezione, che si coniugano perfettamente con quel magnifico senso di cordiale praticità della gente trentina: sfogliate il loro sito. Io aggiungerei alcune note per gli accostamenti: Essenzia, vendemmia tardiva da cinque varietà d’uva, sulla pastiera di mia madre, sul babà o sulla Chantilly di Laura , sulla mozzarella di bufala. Palai (Muller Thurgau) sulle triglie. Traminer aromatico, sulla provola affumicata, pecorino romano e fave, casatiello nzogna e pepe, oltre che sui carciofi. Chardonnay, d’estate su crostacei, in autunno sui funghi, in inverno nella vasca da bagno con Paperino, in primavera sui nuovi amori e la pasta con i ciliegini di Pachino.